Il diamante è in assoluto l’elemento naturale con il più elevato valore per unità di peso.
Pur non essendoci un vero e proprio valore standard univocamente determinato come si ha per altri minerali preziosi, possiamo dire che, a parità di peso, un diamante costa dalle due alle tremila volte più dell’oro.
Il diamante è una particolare forma allotropica del carbonio, la sua preziosità è derivata dalle peculiari caratteristiche fisiche di questo minerale.
Sempre tra gli elementi presenti in natura, il diamante è quello che ha la maggiore durezza.
Grazie a questa caratteristica, è inscalfibile, e questo garantisce una lucentezza che dura immutata nel tempo.
Il suo aspetto, brillante e trasparente, ha da sempre ammaliato l’uomo. Infatti, la conoscenza e l’apprezzamento di questo elemento risalgono a 6.000 anni prima di Cristo.
Ma il fattore che più di tutti ha determinato la sua preziosità è la sua rarità, in particolare per i tipi usati in gioielleria, estremamente puri e privi di difetti.
Poi, come sempre, il loro valore è elevato anche perché è molto richiesto, e un attento controllo del commercio riesce a mantenere altissima la quotazione.
Come si diceva precedentemente, il valore per unità di peso del diamante non è fisso, in quanto dipende essenzialmente dai quattro fattori che ora prenderemo in esame, e che variano da diamante a diamante.
- 1) Colore (Color)
A seconda della purezza il diamante può presentare diverse colorazioni. Il più puro è quello incolore (colorless). E’ perfettamente trasparente, ma, grazie alle superfici riflettenti, assume le colorazioni degli oggetti che lo circondano. Assieme alla luce che incide sul diamante e che viene di conseguenza riflessa, ecco la famosa brillantezza (chiamata anche “brio”) del diamante. Molto apprezzati i diamanti dai riflessi blu o rosa, determinati da piccole percentuali di elementi diversi dal carbonio presenti nel diamante. Meno pregiati sono invece i diamanti dalla colorazione giallognola. - 2) Purezza (Clarity)
La purezza determina la trasparenza del diamante, e le impurità incluse nella pietra preziosa lo rendono meno pregiato. Una scala di otto livelli definisce la maggiore o minore purezza del diamante. Si va dal purissimo (flawless, indicato con la lettera F) con imperfezioni o inclusioni non percepibili neanche all’occhio di un esperto che lo analizza utilizzando una lente a 10 ingrandimenti, a Included3, con evidenti tracce di inclusioni percepibili anche ad occhio nudo. I valori intermedi sono Internally Flawless, Very very slightly included , Very slightly included, Slightly included, Included 1 e Included 2. - 3) Peso (Carat)
In generale, più un diamante è grande, più è pregiato. L’unità di misura dei diamanti dal punto di vista del peso è il carato. Un carato equivale a 0.2 grammi. - 4) Taglio (Cut)
Il taglio si riferisce alla lavorazione che il diamante grezzo subisce per poi assumere l’aspetto che tutti conosciamo. E’ un’operazione estremamente importante e delicata che è effettuata da personale esperto. Con attrezzi rivestiti di polvere diamantata il tagliatore di diamanti dovrà sfaccettare il diamante seguendo le linee cristallografiche e di simmetria ottimali per determinare l’aspetto estetico del diamante stesso. Le superfici sfaccettate piane saranno quelle che rifletteranno la luce, determinando il caratteristico luccichio.
Le parole inglesi Color, Clarity, Carat e Cut costituiscono le famose 4C che definiscono il valore del diamante.
Spesso i diamanti sono analizzati da esperti gemmologi che ne valutano le caratteristiche. In questo caso sono accompagnati da appositi certificati che ne garantiscono autenticità e valore.
Gli istituti indipendenti in grado di certificare i diamanti riconosciuti a livello internazionale sono il Gemmological Istitute of America (GIA), L’Hoge Raad Voor Diamant (HRD) di Anversa e l’International Gemmological Institute (IGI), sempre di Anversa.
Per alcuni il certificato è parte integrante del valore del diamante, e per questo è spesso considerato come la quinta C.
Alcuni diamanti, per le caratteristiche uniche, sono diventati famosi in tutto il mondo.
Uno di questi è il Golden Jubilee, che, con il suo peso di circa 109 grammi (545,67 carati) è il diamante più pesante di sempre. Attualmente il possessore di questo mitico diamante è re della Thailandia Bhumibol Adulyadej.
Sulla corona imperiale e sullo scettro reale britannico sono incastonati altri due famosi e grandi diamanti: rispettivamente il Cullinan II (317,40 carati) e il Cullinan I (530,20 carati).
Sempre appartenente ai gioielli della corona britannica abbiamo il famoso Koh-i-Noor (105,60 carati), mentre il Tiffany Giallo (128,54 carati) è noto anche perché indossato da Audrey Hepburn durante la presentazione del film Colazione da Tiffany.
Il Beau Sancy (34,98 carati) è storicamente molto importante: fu parte della corona che Maria de’ Medici indossò nel 1600.
La scelta di un diamante, chiaramente, non può prescindere dal budget a nostra disposizione, ma, se conosciamo le caratteristiche principali di queste stupende pietre preziose, possiamo almeno fare in modo di scegliere il meglio per un dato valore.
I diamanti possono essere acquistati sia per il piacere di essere indossati, ad esempio incastonati in anelli, oppure possono essere utilizzati come investimento.
Mediamente si considera che l’investimento in diamanti rende il 4,5% all’anno, ma chiaramente questa stima non può essere considerata una costante nel tempo.
Comunque, anche un diamante incastonato in un anello e utilizzato come abbellimento può, in un secondo momento, essere venduto.
Se nel frattempo la valutazione dei diamanti è aumentata, si può anche ottenere un vantaggio finanziario.
Per questo è bene in ogni caso acquistare diamanti dotati di certificazione.